COACHING DI COPPIA IN OTTICA GESTALTICA: IL RITORNO AL CONTATTO VIVO

La coppia non è la somma di due persone, ma
una forma vivente che nasce nel momento del contatto.
Claudio Naranjo descriveva la relazione come un laboratorio spirituale, il luogo dove emergono con più forza le parti vulnerabili, le parti difese e quelle ancora in cerca di riconoscimento.
In Gestalt, la coppia è considerata un campo, una danza continua tra due organismi che si influenzano reciprocamente.
Quando il contatto è fluido, la relazione respira.
Quando il contatto si interrompe, la relazione soffoca.
Il Coaching di Coppia in ottica Gestaltica non cerca di “aggiustare” la coppia, ma di ripristinare la qualità del contatto, l'unico luogo in cui l’amore può tornare a prendere forma.
1. La Coppia come Campo Relazionale
Il modello del campo è alla base della Gestalt contemporanea.
Come afferma Spagnuolo Lobb:
“La coppia non è due, ma il movimento che nasce tra due.”
Ciò significa che:
- non esiste un colpevole
- non esiste un “carattere sbagliato”
- non esiste un partner da correggere
Esiste invece un processo relazionale che può essere osservato, compreso e trasformato.
Il Coaching di Coppia diventa quindi un luogo protetto dove esplorare:
- come i partner entrano nel contatto
- dove si interrompono
- cosa chiedono e cosa temono
- come ognuno partecipa alla danza relazionale
2. Il Ciclo di Contatto nella Coppia
Ogni coppia attraversa in modo unico le fasi del ciclo di contatto:
- Sensazione
- Consapevolezza
- Mobilitazione
- Azione
- Contatto pieno
- Ritiro e integrazione
Quando questo ciclo scorre bene, i partner si sentono:
- visti
- compresi
- accolti
- riconosciuti
Quando una fase si blocca, compaiono:
- incomprensioni
- silenzi ostili
- confusione emotiva
- distacco
- conflitti ripetitivi
- sensazione di “non incontrarsi più”
Il lavoro consiste nel riconoscere dove il ciclo si interrompe e permettere ai partner di riaccedere alla loro modalità naturale di contatto.
3. Il corpo come rivelatore delle dinamiche di coppia
Il corpo dei partner parla ancora prima delle parole.
Kepner direbbe che il corpo contiene “la storia invisibile della coppia”.
Esempi:
- un partner parla con voce ferma ma le spalle collassano
- l’altro dice “va tutto bene” ma trattiene il respiro
- uno si irrigidisce quando l’altro esprime un bisogno
- gli sguardi non si incontrano spontaneamente
Nel Coaching Gestaltico di Coppia questi segnali vengono utilizzati non per analizzare, ma per far emergere il movimento reale dell’esperienza.
4. Le interruzioni del contatto in coppia
Ogni coppia utilizza inconsapevolmente interruzioni tipiche:
- Proiezione → “Tu non mi ascolti mai.”
In realtà: “Ho paura che la mia voce non valga.” - Confluenza → “Facciamo tutto insieme.”
Ma sotto c’è la paura di essere abbandonati. - Retroflessione → uno dei due soffoca il proprio bisogno per non disturbare.
- Deflessione → battute, ironia, evitare il punto dolente.
- Introiezione → “Una coppia deve…” (regole non interrogate).
Il Coaching Gestaltico aiuta i partner a vedere queste dinamiche non come errori, ma come tentativi di protezione ormai obsoleti.
5. Metafora gestaltica: Le Due Sedie e il Terzo Spazio
In Gestalt si lavora spesso con due sedie: una per sé, una per la parte negata.
Nella coppia, le due sedie rappresentano i partner.
Ma la cosa interessante è ciò che Perls chiamava
“terzo spazio”,
cioè lo spazio tra le due sedie, dove nasce la relazione stessa.
Il Coaching di Coppia mira a prendersi cura di questo terzo spazio:
non di lui, non di lei, ma
di ciò che accade tra loro.
6. Un esempio concreto (rielaborato)
Partner A: “Mi sento ignorato.”
Partner B: “Non è vero, sono sempre presente.”
Osservo:
– A ha il petto contratto e parla a voce bassa.
– B parla velocemente e senza respirare.
Fermezza nella voce non significa contatto.
Presenza fisica non significa presenza relazionale.
Chiedo:
“A, cosa accade in te mentre dici che ti senti ignorato?”
“Mi si chiude il petto.”
“B, cosa accade in te mentre ascolti?”
“Mi sale ansia, voglio giustificarmi.”
Solo quando entrambi riconoscono il proprio vissuto,
la relazione può tornare a respirare.
7. L’integrazione con la teoria U e Inner Game
La coppia, come un sistema vivente, attraversa tre movimenti:
- sospendere il giudizio (open mind)
- ascoltare con il cuore (open heart)
- agire da una nuova consapevolezza (open will)
Gallwey aggiungerebbe che, nel conflitto, i partner spesso ascoltano più “il gioco interno” che l’altro.
Il Coaching Gestaltico di Coppia porta i partner a sentire ciò che accade davvero, non ciò che la mente interpreta.
8. Bibliografia essenziale
- Perls, Goodman, Hefferline – Gestalt Therapy
- Fritz Perls – Ego, Hunger and Aggression
- Margherita Spagnuolo Lobb – Il Now-for-Next in Psicoterapia
- Joseph Zinker – Creative Process in Gestalt Therapy
- Kepner – Corpo, Sé e Società
- Polster & Polster – Gestalt Therapy Integrated
- Otto Scharmer – Theory U
- Timothy Gallwey – The Inner Game of Work
9. Conclusione
Il Coaching di Coppia in ottica Gestaltica non cerca compromessi o soluzioni immediate.
Cerca
verità, contatto, presenza.
Perché la coppia non si “aggiusta”.
Si ritrova, quando i partner tornano a incontrarsi nel confine vivo della relazione.
Approfondimenti
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